comunicato stampa n^ 4
In merito alle posizioni espresse negli ultimi giorni, mediante una nota congiunta a firma di Nello Dieli di Patto per Vittoria e del Dott. Vincenzo Zangari circa la costituzione di un marchio, il Presidente di Vittoria Mercati Emanuele Garrasi ha inteso chiarire loro, le ragioni della propria proposta. A seguire il testo della missiva:
“Gent.mi Nello Dieli e Vincenzo Zangari,
ho letto con interesse ed attenzione i Vostri interventi in merito alle problematiche della filiera dell’ortofrutta e del Mercato Ortofrutticolo di Vittoria.
Premetto che per quanto mi riguarda tutti i contributi sono ben accetti ed auspico che il dibattito sul tema dell’agricoltura sia sempre vivo e coinvolga sempre di più i suoi veri protagonisti: produttori agricoli, operatori commerciali, operatori del trasporto e packaging.
Gli argomenti da affrontare sono molteplici e molto complessi ed è quindi difficile aprire in questa sede una discussione che possa essere realmente esauriente ed esaustiva. Per questa ragione, mi scuserete, se ora mi limiterò ad intervenire solo sul tema del Marchio Commerciale e dell’I.G.P..
“Aggregazione”, “Formazione”, “Programmazione”, “Qualità”, “Sostenibilità”, “Promozione”, “Qualità Sanitarie” sono gli obiettivi da Voi indicati. Vi dico subito che siamo in perfetta sintonia e che per quanto di mia conoscenza non ho mai sentito nessuno esprimersi contro questi obiettivi. Il problema, semmai, sta nel comprendere come concretamente ed efficacemente raggiungerli in un tempo ragionevolmente breve e, si badi bene, senza andare oltre le proprie competenze.
Voi auspicate la creazione di “un protocollo di coltivazione specifico per ciascuna specie …”. Sono d’accordo e a questo proposito mi ero già chiesto: chi meglio dei Produttori Agricoli e degli Operatori della Filiera possono stilare questi protocolli? è possibile ottenere questi risultati senza coinvolgerli? chi può poi efficacemente controllare il rispetto dei protocolli? quali forme di coinvolgimento e partecipazione democratica possiamo inventarci se non il Consorzio di Tutela di un Marchio? Si può fare promozione senza rendere riconoscibile per i consumatori un prodotto, cioè senza un marchio? Si è mai visto un prodotto d’eccellenza senza marchio?
Personalmente ho trovato piena risposta a tutti questi quesiti solo nella costituzione di un Marchio Commerciale, del relativo Consorzio di Tutela, nei conseguenti Disciplinari di Produzione.
Sul tema dell’I.G.P. permettetemi di osservare innanzitutto che la mia proposta non riguarda il “ciliegino”. Io ho proposto l’I.G.P. per il “datterino” e la melanzana. In secondo luogo e più in generale nel merito del tema della concorrenza con Pachino lasciatami osservare che i conflitti commerciali sono già nell’ordine delle cose per il fatto stesso che entrambi i territori producono gli spessi prodotti a prescindere dai marchi. Vittoria con i territori limitrofi rappresenta il più importante Distretto produttivo orticolo d’Italia ed uno tra i primi in Europa. Circa un quarto della produzione italiana di ortaggi in serra si fa nel nostro territorio. Noi facciamo concorrenza a tutti e tutti ci fanno concorrenza, dall’Italia e dall’estero. Una politica di valorizzazione delle produzioni di Vittoria, ciliegino compreso, non può che essere un grande beneficio non solo per i Produttori Agricoli di Vittoria e Pachino, ma anche per tutti i Produttori Agricoli Italiani.
Quanto poi ai contributi comunitari per l’I.G.P. non penso sia ragionevole rinunciarVi a priori.
Per le ragioni che qui ho esposto non avevo e non ho dubbi: Vittoria merita un Marchio Commerciale e l’I.G.P..
Sarò lieto di ricevere nuovi suggerimenti”.
Cordialmente
Emanuele Garrasi
Addetto Stampa Vittoria Mercati
Davide La Rosa
N° 127963
Vittoria, 23/10/2013